domenica 30 novembre 2008

Di vedetta!!!


Di vedetta!!!, inserito originariamente da via_parata.

Fantastici gabbiani!
chissà quale peschereccio stanno puntando?

sabato 29 novembre 2008

Gabbiano


Gabbiano, inserito originariamente da via_parata.

venerdì 28 novembre 2008

Somewhere over the rainbow


Somewhere over the rainbow, inserito originariamente da arfon2007. Ultimamente piove sempre. Anche troppo. Sia realmente sia in senso figurato. Su di me e non solo.
Ma oggi voglio essere ottimista,perchè in fondo sono così. Un'ottimista.
Siamo tutti in attesa di tempi migliori. Incrociamo le dita...e speriamo bene...

Cade la pioggia e tutto tace

Tutto si fa silente, grigio.

Paralizzato dall’acqua.

Che lava ogni cosa.

Che porta via tutto lo sporco che c’è.

O almeno ci prova.

L’asfalto cambia colore.

E’ ancora più scuro.

Gocce di pioggia cadono su di noi.

Tamburellano i vetri.

Ritmicamente.

Una musica senza tempo.

Ombrelli colorati si aprono qua e là.

Ma il cielo, ormai stanco, all’improvviso si apre.

Come una porta dopo un colpo di vento.

L’azzurro riappare. Anche solo per un attimo.

Portando con sé la poesia di mille colori.

Di un arcobaleno tanto aspettato.

È ora di richiudere l’ombrello

Ps:ora vado a farmi 2 risate che è meglio...;OD...ma perchè stò tempo mi butta sempre giù?


mercoledì 26 novembre 2008

Comignolo di Casa Milà


Comignolo di Casa Milà, inserito originariamente da via_parata.

Ecco un'altra dimostrazione del genio di Gaudì.
Ps:VOGLIO TORNARE IN SPAGNA!!!!!!!!!!! ;°°°(

martedì 25 novembre 2008

Isole all'orizzonte...


Isole all'orizzonte..., inserito originariamente da via_parata.

Altra foto dal mi olabum su flickr.Scattata in una giornata chiarissima,da sopra il belvedere della Parata a Ponza.
Si vedono nitidamente,da destra verso sinistra, Ventotene, Ischia e la costa(purtroppo quest'ultima non colta dai miei modesti mezzi,ma giurin giurello visibile ad occhio nudo).

Insomma mancava solo di vedere gli omini e le casette!

lunedì 24 novembre 2008

Tra pietra e cielo


Tra pietra e cielo, inserito originariamente da via_parata.

Ala Vidoni della Chiesa di S.Antonio Abate,Ferentino,Lazio,Italia
Ps:Ferentino.....arghhhh

sabato 15 novembre 2008

Dove finisce il mare...


Dove finisce il mare..., inserito originariamente da via_parata.

Oggi nostalgia...

"...ma tutte le strade portano qua
e dove finisce il mare comincerà un altro giorno, ancora il sole...."

da "Dove Finisce Il Mare" di Francesco Renga

venerdì 14 novembre 2008

Angoli di cielo


angoli di cielo, inserito originariamente da via_parata.

Talvolta si cerca il blu,l'azzurro nei posti più strani...

mercoledì 12 novembre 2008

Nuvolando...


Nuvolando..., inserito originariamente da via_parata.

Oggi me ne vorrei proprio stare lassù...appesa ad una nuvola...a non pensare a niente...poi questo tempo aiuta proprio il morale...vabbè aspetto giornate più serene...incrocio le dita...

lunedì 10 novembre 2008

Voglia di mare...


Il mare di Palmarola1, inserito originariamente da via_parata.

Nelle tristi giornate di Novembre(non tanto per il tempo,ma perchè tocca lavorà) il mare di Palmarola è l'unica cura che fa passare tutto.Una sola parola:UNICO!!
Ps:estate quando torni?

venerdì 7 novembre 2008

Altra inquadratura del Gattone ponzese


Gatto ponzese2, inserito originariamente da via_parata.

Dopo la lunga parentesi spagnola,ecco ricominciare la serie di foto da flickr.Ciao, anche dal gattone ;OP

martedì 4 novembre 2008

Ritorno a casa (con Milka tender) ULTIMA PUNTATA

La mattina del 6 settembre è già arrivata. E noi e le valigie siamo pronte a tornare a casa. Il tempo è volato!!! E siamo un po’ tristi per la fine dell’avventura. Facciamo colazione e ci avviamo. Scese dall’autobus di fronte alla stazione,prendiamo la metro per andare in aeroporto. Dopo aver cercato inutilmente di capire come mai 2 linee di metro vadano nella stessa direzione, arriviamo all’aeroporto. Per fortuna arriviamo per tempo, perché c’è una fila lunghissima. Facciamo il check-in, e ora realizziamo che stiamo veramente tornando a casa. Dobbiamo aspettare. Flavia mangia il suo Milka tender,comprato ieri sera al centro commerciale ed introvabile in Italia, ed io e Simona qualche merendina. Neanche ce ne accorgiamo e siamo in fila per salire sull’aereo. Dove vediamo un sacco di gente strana, non che sia una novità! Comunque ormai siamo sedute e l’Alitalia ci sta per portare a casa. Adios España! Al decollo le risate si sprecano! Infatti c’è il remake dell’andata, con Flavia impaurita. Che risate! Dopo un po’ iniziamo a scrivere la top ten della vacanza. Il volo procede bene, a parte un po’ di turbolenze con conseguenti lampi di paura negli occhi di Flavia. E così atterriamo a Fiumicino. Siamo in Italia! Una serie di giri dentro i terminale e recuperiamo le valigie. E così ci salutiamo…è ora di tornare a casa.

Ps: spero che il mio mega racconto vi sia piaciuto,mi sono fatta prendere troppo la mano però era troppo divertente scrivere delle nostre avventure spagnole…e anche questa è fatta…alla prossima!!!

lunedì 3 novembre 2008

L'Oceanographic e il pinguino più indeciso del pianeta

La parentesi valenciana della vacanza continua! Un’altra giorno ci aspetta ed anche un’altra colazione fai da te. Oggi la nostra destinazione è l’Oceanographic, il grande acquario della Città di Calatrava. È come entrare in un mondo parallelo. L’acquario è diviso in varie sezioni, e noi procediamo con ordine per non perderci niente. Visitiamo la parte mediterranea dove c’è una grande bolla che entra in una vasca. Ovviamente ci andiamo gattonando. Usciamo e grandi vasche di acqua salmastra accolgono le specie di volatili e non più disparate. Ma prima entriamo nella immensa voliera, in cui gli uccelli più colorati e strani sono liberi di volare ovunque,anche sulla testa dei turisti!Dopo la voliera, vediamo in una vasca delle simpatiche foche prendere beatamente il sole. Poi è un continuo vedere pesci multicolori e delle specie più strane,fino a che non entriamo nel tunnel che passa nell’acquario. Qui è uno spettacolo! Razze,tartarughe, enormi banchi di pesci coloratissimi ci passano sulla testa. Ma soprattutto squali, giganteschi squali. Ad un certo punto Simona esclama riferendosi ad uno squalo “Io c’entro para para là dentro!”,quanto è vero! Poi Flavia manda baci ad un pesce luna…qua dentro stiamo tornando bimbe!Dopo aver visto tutti gli squali possibili immaginabili, arriviamo in una grande sala con delle sedute e con 2 immense vasche. Sembra di stare dentro una nave! Ritorniamo in superficie, dove vediamo dei leoni marini piuttosto affamati che danno spettacolo. Quindi, andiamo nella sezione artica. Dove siamo accolte da versi incredibili:sono i trichechi. Simpaticissimi, fanno le evoluzioni più incredibili in acqua nonostante la loro mole. Uno addirittura sembra mandare baci,anche se il realtà sta leccando il vetro della vasca. Ci sono anche le foche,e un bellissimo beluga bianco con un’espressione dolcissima. Poi arriviamo alla vasca dei pinguini. Cioppa ed io li adoriamo a causa anche del film Madagascar. Sono buffissimi! Uno di loro attira la nostra attenzione:pare che voglia tuffarsi. Ma non lo fa. È lì sul bordo, pronto al salto, ma poi ritorna indietro. Lo fa non so quante volte,come in una danza È indeciso da morire. Non si butta! È snervante! Vabbè salutiamo i pinguini. Ma uscite Flavia si accorge di aver lasciato gli occhiali da sole dentro e rientra a prenderli. Ma non li trova più. Chiediamo agli inservienti, ma niente allora andiamo alla sede centrale a chiedere. Ma anche lì nessuna notizia. Intanto mangiamo un gelato e ci avviamo a prendere i posti per lo spettacolo dei delfini. Lo spettacolo è molto bello e i delfini fanno di tutto. Eccezionali!Sono le tre e abbiamo già visto tutto, e visto che dobbiamo tornare più tardi per cercare gli occhiali, ci facciamo fare un braccialetto di riconoscimento. E così ci ritroviamo dopo giorni con niente da fare, non pare vero. Andiamo in albergo un po’, poi andiamo a prendere un succo di frutta al centro commerciale. Infine ci ritroviamo a giocare a carte su una panchina di fronte all’Hemisferic. Dove rosichiamo vedendo alcuni che riescono ad infilarsi sopra per vedere la struttura. Anche se abbiamo notato diverse pecche dal punto di vista esecutivo, è pur sempre bello riuscire a vedere questi dettagli. Così riandiamo all’acquario, ma niente occhiali purtroppo. Così ci riandiamo a vedere i delfini. Ed è già sera. L’ultima in terra spagnola. Ceniamo alla nostra Cerveceria preferita. Le valigie ci attendono. Domani si parte.

domenica 2 novembre 2008

La città di Calatrava, ma soprattutto PAELLA!

Ed è subito mattina. Siamo pronte e cariche per visitare la Città di Calatrava. Ma prima dobbiamo fare colazione. E qui c’è da divertirsi. Visto che dobbiamo farcela da sole. Infatti, l’albergo è dotato di una cucina e tocca industriarsi. Dopo momenti di smarrimento puro, riusciamo a mangiare, ma non sono neanche le 9.30. Perciò decidiamo di visitare il museo de Las Fallas, che è non molto distante. Ma pure questo apre alle 10. Ormai i nostri ritmi barcellonesi sono abbandonati per sempre e Valencia non fa altro che sottolinearlo. Alla fine riusciamo ad entrare in questo curioso museo, che colleziona tutte le statue salvate nel corso degli anni, dal falò finale di questa specie di carnevale valenciano. Alcune sono veramente assurde, altre molto belle. Visto tutto, andiamo finalmente verso il vero motivo del nostro viaggio a Valencia: la Ciutad de las Artes y las Ciencias di Calatrava. Mentre ci avviciniamo facciamo un sacco di foto, peccato che il tempo è un po’ nuvoloso. Dobbiamo entrare e andiamo nella biglietteria sotto l’Hemisferic. Dove becchiamo l’impiegata più str…a di tutta la Comunitad Valenciana! Un simpatico atteggiamento snob e soprattutto quasi nessuna voglia di comunicare accompagnano i 10 minuti per fare i biglietti. È quasi da malmenare con una mazza da baseball!Comunque, lasciateci alle spalle la simpaticona, entriamo finalmente dentro la Città della Scienza. All’ingresso delle esposizioni, c’è un mega stand con i supereroi della Marvel, inclusi diversi esperimenti strani. Piano piano, iniziamo a fare gli esperimenti più strani: dal vederci agli infrarossi a segnalare con le bandierine. Ci divertiamo come pazze!E neanche ce ne accorgiamo e finiamo il giro di tutto il museo. È già ora di pranzo e mangiamo al bar sotto l’Hemisferic. Flavia mangia una specie di focaccia (con mannaia inclusa, eheh) e Cioppa ed io un’insalata. Dobbiamo aspettare le 17, quando entreremo nell’Hemisferic per vedere lo spettacolo in Imax. Così complice la ritrovata luce del sole, visitiamo l’Umbracle e ci giriamo tutta la città. Ritorniamo perfino in albergo a posare dei souvenir. Finalmente è ora di entrare e dopo un po’ di fila ci ritroviamo sedute nell’Hemisferic con un aggeggio per sentire il film intorno alla testa. Vedere un film in Imax è un’esperienza che non si dimentica!Sembra quasi di stare sulle Alpi dove è ambientato il film. Fantastico! Nel giro di un’oretta anche questa è fatta, e così andiamo a fare un giro al porto di Valencia, dove c’è stata l’America’s Cup. Il porto porta ancora i segni del recente Gran Premio di Formula1 e fa un po’ tristezza vedere i grandi spazi della Coppa America desolati. Neanche ce ne accorgiamo ed è già sera. Le giornate a Valencia scorrono nella tranquillità rispetto a Barcelona. Stasera si mangia ed anche bene. Andiamo nel centro storico a mangiare una bella Paella di mare, in un ristorantino a Callè de Mar, vicino a Plaça della Reina, si chiama la Ruia. La Paella arriva in tavola e dopo neanche 5 minuti e praticamente finita. Quanto è buona! E’ già ora di tornare in hotel. Qui i bus finiscono il loro servizio alle 10 e 30, e già sono le 10. Domani ci aspetta l’Oceanographic!

sabato 1 novembre 2008

Valencia?Una passeggiata...

Dopo un po’ di meritato riposo, usciamo dall’hotel per andare nel centro di Valencia. Così prendiamo l’autobus ed arriviamo davanti alla stazione che già ci ha accolte stamattina. Vicino la Estación del Norte, c’è la Plaça de Toros. Quella che Simona ed io continuavamo a cercare come due matte ieri a Barcelona. Iniziamo il tour per il centro storico della città. Arriviamo a Plaça dell’Ayutamento dove ci sono l’edificio comunale e quello delle poste. Giriamo per i vicoletti e subito ci rendiamo conto di come le distanze sono minime rispetto a quello che ci aspettavamo. Ormai a Barcelona eravamo abituate a macinare chilometri e chilometri, mentre qui a Valencia sembra di fare una passeggiata rilassante. Splendido!Vediamo a distanza il Micalet (il campanile della cattedrale) e poi ci infiliamo in una viuzza dove troviamo il Mercato. Ritornate sulla via principale entriamo dentro la Lonja de la Seda, la Borsa della Seta, edificio gotico destinato alle contrattazioni mercantili. Si entra attraverso una grande sala con enormi colonne. È molto suggestivo. La sala si apre in una corte interna e noi ne approfittiamo per riposarci un po’. Fino a che non arriva un’orda di turisti. Italiani. Qui in Spagna siamo perseguitati dai nostri connazionali. Comunque approfittiamo della situazione. Infatti, la guida spiega un po’ di cose sull’edificio e noi ascoltiamo con attenzione facendo finta di niente. Che furbastre! Ritorniamo a Plaça della Reina, dove c’è la Cattedrale. Nel giro di poco abbiamo già girato quasi tutto il centro storico. Ci prendiamo un bel succo di frutta al bar in totale relax. Dopo le ammazzate barcellonesi non ci pare vero! Visitiamo la Cattedrale, troppo decorata, e poi andiamo a Plaça della Virgen. Dove Flavia incontra i suoi amici prediletti (eheheh): i piccioni. La piazza ne è piena, anche perché c’è una fontana. Flavia, e anche noi, siamo circondate! Lasciata la piazza, troviamo in un vicoletto un negozio che vende splendidi ventagli. Poi ci dirigiamo verso la Torre dei Serranos, e senza neanche accorgercene siamo sul fiume, anzi sul vecchio letto del fiume ormai deviato da anni. Ci incamminiamo verso il ponte di Calatrava, ed in poco tempo vediamo pure quello. Ormai è sera, ed in 2 ore ci siamo viste tutto il centro storico di Valencia. Lo stomaco chiama e noi rispondiamo! Andiamo nel centro commerciale Saler, vicino l’albergo. Lì ci aspetta la Cerveceria 100 Montaditos! Dopo mangiato si va a dormire. Domani ci aspetta un’altra giornata, speriamo così rilassata…
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